L’etilismo acuto è una severa intossicazione causata dall’assunzione di una grande quantità di alcol in un breve periodo, che può causare gravi danni, dalla difficoltà motoria alla depressione respiratoria.
Vediamo quali sono le caratteristiche dell’etilismo acuto, come si presentano i sintomi in base alla concentrazione di alcol nel sangue e qual è il trattamento dell’avvelenamento da alcol.
Etilismo acuto: cosa significa e le caratteristiche
L’etilismo acuto si verifica quando avviene un’ingestione massiccia di alcol in poco tempo, che innalza vertiginosamente il tasso alcolemico e causa sintomi molto gravi, dalla riduzione delle capacità psichiche fino al decesso.
L’intossicazione acuta da alcol è legata all’incapacità del fegato di metabolizzare velocemente una grande quantità di sostanza tossica, che entra in circolo nel sangue con una concentrazione maggiore e causa l’alterazione delle capacità mentali e fisiologiche.
La grande concentrazione di alcol nel sangue altera il sistema nervoso centrale e le funzioni celebrali, compromettendo la capacità di giudizio, i riflessi e la coordinazione dei movimenti.
Se il tasso alcolemico è molto alto, inoltre, si può presentare un’insufficienza respiratoria, il coma e, in casi estremi, anche la morte.
Etilismo acuto: i sintomi
Un’alta concentrazione di alcol nel sangue è sintomo che il fegato non riesce a smaltire tutta la sostanza tossica e questo si traduce velocemente in un effetto depressivo del sistema centrale nervoso.
Proporzionalmente alla quantità di alcol ingerita, si possono manifestare sintomi diversi:
- nausea e vomito;
- brividi di freddo e sudore;
- perdita della coordinazione motoria;
- confusione mentale;
- disorientamento nel tempo e nello spazio;
- ipoglicemia;
- problemi respiratori.
Il rallentamento della respirazione è un sintomo estremamente grave, poiché l’alcol sopprime i centri del cervello che controllano la respirazione e questo può portare in breve tempo ad uno stato di incoscienza e al coma.
L’esordio dell’etilismo acuto è variabile in base alle dosi di alcol ingerite e al periodo di tempo ristretto in cui sono state assunte; anche la composizione corporea e la tolleranza della persona possono influire sulla manifestazione dell’intossicazione alcolica.
Oltre alla tolleranza individuale, infatti, è la concentrazione di alcol nel sangue a determinare l’insorgenza dei sintomi. Vediamo come si manifestano i sintomi in base al tasso alcolemico:
- 20-50 mg/dL: si inizia a manifestare la letargia e le difficoltà motorie.
- 50-100 mg/dL: in questa fase la coordinazione peggiora e viene intaccata anche la capacità di giudizio.
- 100-150 mg/dL: l’eloquio inizia a diventare confuso, si abbassano le barriere inibitorie e la memoria viene compromessa; in più, si può soffrire di nistagmo, il movimento rapido e incontrollato degli occhi.
- 150-300 mg/dL: inizia la fase di delirium, caratterizzata da allucinazioni, grande confusione mentale e disorientamento.
Chi ha un tasso alcolemico tra 300 e 400 mg/dL può perdere conoscenza ed entrare in coma, mentre con un tasso alcolemico superiore a 400 mg/dL, si può verificare anche il decesso.
Etilismo acuto: diagnosi e trattamento
Il trattamento dell’etilismo acuto prevede il repentino intervento di un medico che effettuerà, tra le prime analisi, la misurazione del tasso alcolemico e della glicemia.
I sintomi causati dall’intossicazione alcolica devono, infatti, essere trattati rapidamente: il medico dovrà accertarsi della corretta funzionalità epatica ed effettuare il profilo della coagulazione e dell’emocromo, così da capire se sono presenti infezioni o danni al sistema centrale nervoso.
Nei casi più gravi, può essere necessaria l’intubazione endotracheale o la ventilazione meccanica quando si verifica apnea o depressione respiratoria. Può essere effettuata anche una re-idratazione per via endovenosa, a causa della perdita eccessiva di fluidi dovuta all’intossicazione acuta.
Il medico può somministrare la tiamina per riequilibrare il livello di vitamina B1 e per trattare alcune patologie neurologiche, come la sindrome di Korsakoff, e per prevenire l’Encefalopatia di Wernicke.
Dopo aver trattato i sintomi più o meno gravi causati dall’etilismo acuto, il paziente dovrà smettere immediatamente di assumere l’alcol, sottoporsi alla psicoterapia e partecipare a programmi di disintossicazione per guarire dalla dipendenza da alcol.
Etilismo acuto e alcolismo: come intervenire
La prima azione da fare quando ci si trova davanti ad un familiare o un amico che presenta un’intossicazione da alcol è quella di consultare un medico per valutare la gravità dei sintomi.
In attesa dell’arrivo dei soccorsi, si devono tenere monitorate le funzioni vitali come il polso e la respirazione, che può diventare difficoltosa e affaticata.
In base alle disposizioni fornite dall’assistenza medica, la persona incosciente può essere posta in posizione laterale di recupero per evitare il soffocamento causato dal vomito.
Dopo aver ricevuto soccorso medico e il paziente si sarà ristabilito, saranno i medici a indirizzarlo verso una struttura o una comunità di recupero per iniziare il percorso di disintossicazione e la terapia psicologica per uscire dal tunnel della dipendenza.
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A chi rivolgersi in caso di abuso di alcol
Nel caso in cui un familiare o un amico si accorga che il consumo di alcol sta diventando un comportamento a rischio per la persona cara, è fondamentale intervenire.
Inizialmente, il migliore approccio è il dialogo, comprensivo e non accusatorio, finalizzato a far riconoscere il problema, gli effetti che questo ha nella vita del familiare e per instaurare il desiderio di risolvere la situazione.
Per ricevere aiuto, l’Istituto Superiore di Sanità ha istituito il numero verde 800 632000, un servizio nazionale di counseling anonimo, utile per dare informazioni scientifiche e sensibilizzare riguardo i rischi dell’alcol, indicando le strutture pubbliche e le associazioni alle quali è possibile rivolgersi.