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Abuso di alcol e insonnia: gli effetti dell’alcol sul sonno

Alcol e sonno disturbato hanno una forte correlazione, assumere alcol prima di dormire non rende l’addormentamento più veloce come si tende a credere e anzi, l’assunzione costante di alcol nelle ore che precedono il sonno può portare a seri danni per la salute fisica e mentale.

ragazzo si sveglia dopo notte insonne per l'alcol

Perché l’alcol non aiuta a dormire

L’assunzione di alcol agisce sul sistema nervoso centrale, creando un iniziale senso di sonnolenza e rilassatezza tanto da dare la sensazione di essere stanchi e riuscire ad addormentarsi in breve tempo.

Questo accade perché nei primi 20 minuti dopo l’assunzione, l’alcol agisce sulle cellule cerebrali e riduce l’attività neuronale, creando così un momentaneo torpore che rallenta i riflessi e causa stanchezza.

Dopo poche ore di sonno, però, il livello di etanolo diminuisce e l’attività neuronale riparte, rendendo molto difficile riaddormentarsi e avere un sonno riposante per tutta la notte.

Il sonno sarà disordinato e discontinuo, con risvegli frequenti e, in alcuni casi, causando insonnia, con l’impossibilità di riaddormentarsi per tutta la notte.

Gli effetti dell’alcol sulla qualità del sonno

Un numero crescente di persone fa uso di alcolici prima di andare a dormire con la convinzione di riuscire a prendere sonno più in fretta, in realtà l’alcol non migliora la qualità del sonno.

L’alcol infatti interrompe il ritmo circadiano, responsabile principale della regolazione del ritmo sonno-veglia.
Quando il ritmo circadiano viene alterato, viene compromesso anche l’orologio biologico che regola tutte le attività dell’organismo, tra le quali rientra anche l’addormentamento e il risveglio.

Alcuni studi dimostrano che l’assunzione di alcol prima di dormire compromette il susseguirsi naturale delle fasi del sonno durante la notte.

  • Nella prima metà della notte: prevarrà il sonno profondo a discapito della fase REM, lo stadio che permette l’elaborazione emotiva e agisce sulle capacità mnemoniche.
  • Nella seconda metà della notte: si verifica l’effetto rebound quando l’organismo ha metabolizzato l’alcol e dal sonno profondo si passa a quello leggero. Il sonno sarà disturbato e si potranno verificare delle più o meno brevi fasi di risveglio ma che renderanno il sonno incostante.

L’alterazione delle fasi del sonno può portare altri effetti collaterali come episodi di sonnambulismo, insonnia, perdita di concentrazione e senso di stanchezza al risveglio. Questo può portare fino allo sviluppo di seri episodi depressivi per gli alcolisti.

Prendere sonno sembrerà apparentemente più semplice le prime volte che si ricorrerà all’alcol, ma il suo effetto sedativo diventerà sempre meno potente e occorrerà aumentare le dosi per provare la sensazione di addormentamento veloce.

Gli effetti dell’alcol sulla mente e sull’organismo

L’alterazione del ritmo circadiano influisce anche sullo stato di salute fisica e mentale della persona che abusa di alcol.

L’alcol può ridurre la produzione di melatonina fino al 20% quando viene assunto poco prima di andare a dormire. La melatonina è l’ormone che regola il riposo e la sua riduzione può causare, nei casi più seri, insonnia transitoria e cronica.

L’assunzione di alcol aumenta la molecola dell’adenosina, responsabile del corretto ritmo di sonno-veglia. Quando questa molecola viene alterata, provoca una forte sensazione di sonno in orari della giornata molto distanti dal riposo notturno.

Tra i sintomi fisici principali c’è l’alterazione del sistema parasimpatico che si occupa del rallentamento della frequenza cardiaca e di una corretta digestione, questo incide sulla qualità del sonno rendendolo irregolare.

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