La dipendenza alcolica può essere legata al disturbo borderline di personalità, poiché questa patologia rende il soggetto maggiormente incline all’abuso di sostanze tossiche.
Analizziamo le caratteristiche del disturbo borderline, gli studi scientifici in merito e come è legato all’alcolismo, con focus su come aiutare un familiare in difficoltà e a chi rivolgersi per disintossicarsi.
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Alcolismo e disturbo borderline: le caratteristiche gli studi scientifici
Il disturbo borderline, o BPD, è classificato all’interno del cluster B dei disturbi della personalità e può essere causato da fattori genetici e fattori ambientali.
Il disturbo borderline della personalità è caratterizzato da instabilità emotiva, paura dell’abbandono, disregolazione emotiva, comportamenti autolesivi e grande impulsività.
Questi sintomi possono acuirsi con la presenza di disturbi d’ansia, depressione e consumo di sostanze stupefacenti o alcol.
La principale alterazione del disturbo borderline è la compromissione dei sistemi di regolazione e della capacità di controllare le risposte emozionali, a causa di un’elevata sensibilità emotiva e di una grande difficoltà a regolare gli stati emotivi intensi.
L’uso di alcol può influire nella manifestazione del disturbo borderline, poiché la sostanza tossica riduce il livello di serotonina nell’encefalo. L’assunzione di alcol viene spesso utilizzata per anestetizzare il cervello e per sopprimere le emozioni che non si riescono a regolare, come sottolineato dagli studi scientifici.
Chi soffre di disturbo borderline può utilizzare l’alcol come mezzo per gestire la sensazione di vuoto, la solitudine e i rapporti interpersonali; questo comportamento però è deleterio perché non fa che acuire i sintomi del Disturbo Bipolare.
Nel particolare, le problematiche legate alla disregolazione emotiva sono una delle cause maggiori dell’avvicinamento all’alcol: la difficoltà di regolazione delle emozioni spingerà la persona borderline a fare uso di alcol per sopprimere tutti i pensieri negativi.
Tra le cause di questa doppia diagnosi ci possono essere i fattori ambientali: sia l’alcolismo che il disturbo borderline possono essere scatenati da predisposizione genetica oppure da eventi traumatici dell’infanzia o situazioni di forte stress, che rendono la persona più vulnerabile alla dipendenza e al BPD.
Alcolismo e disturbo borderline: la doppia diagnosi
Diagnosticare sia l’alcolismo che il disturbo borderline è possibile, grazie ad una valutazione attenta e approfondita di un medico specializzato nella salute mentale.
Prima di tutto bisogna effettuare un’anamnesi completa raccogliendo la storia clinica del paziente, comprendendo le modalità con cui fa uso di alcol e ricercando eventuali traumi subiti o patologie già diagnosticate.
Effettuare una doppia diagnosi tra dipendenze e disturbi mentali è complesso, poiché i due disturbi hanno in comune molteplici tratti, come:
- comportamenti autodistruttivi;
- mancanza di capacità di giudizio;
- scarso controllo degli impulsi;
- problemi relazionali e finanziari dovuti alla dipendenza o al BPD.
Un terapeuta specializzato riuscirà, però, a distinguere la dipendenza alcolica dal disturbo borderline, poiché quest’ultimo è caratterizzato da sintomi ben precisi come disturbi dell’identità, instabilità affettiva, ricorrenti gesti autolesivi e minacce di suicidio.
Alcolismo e disturbo borderline: come aiutare un amico o un familiare
Convincere e spingere un familiare a chiedere aiuto può non essere facile, poiché le persone che soffrono di BPD e di alcolismo possono essere particolarmente paranoiche, ostili e maldisposte a farsi aiutare.
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Per aiutare un familiare o un amico in difficoltà, la prima azione è informarsi e cercare di capire come la dipendenza e il disturbo di personalità si intreccino e causino determinati sintomi.
Solo attraverso l’accettazione e il dialogo attivo e non accusatorio, si potrà instaurare una conversazione aperta ed onesta, per mostrare al familiare come la dipendenza lo abbia cambiato e abbia completamente alterato le sue relazioni e la sua qualità della vita.
Oltre ad indirizzare la persona verso strutture di disintossicazione che possano dar supporto anche alla sfera della salute mentale, il familiare della persona in difficoltà deve creare intorno al paziente una rete di supporto.
È importante, infatti, che la persona si trovi in un ambiente sicuro dove vivere e dove possa evitare ogni forma di trigger che lo spinga verso il consumo di alcol.
Per iniziare a guarire, bisogna rivolgersi ad una struttura di riabilitazione per smettere di consumare alcol, seguendo un percorso di disintossicazione, e effettuare la terapia dialettico comportamentale, specifica per il disturbo borderline.
A chi rivolgersi in caso di abuso di alcol e disturbo borderline
Nel caso in cui un familiare o un amico si accorga che il consumo di alcol sta diventando un comportamento a rischio per la persona cara, è fondamentale intervenire.
Inizialmente, il migliore approccio è il dialogo, comprensivo e non accusatorio, finalizzato a far riconoscere il problema, gli effetti che questo ha nella vita del familiare e per instaurare il desiderio di risolvere la situazione.
Per ricevere aiuto medico ci si può rivolgere al proprio medico di base che indirizzerà il paziente presso la struttura più idonea per effettuare la terapia per il BPD e la disintossicazione.
In più, l’Istituto Superiore di Sanità ha istituito il numero verde 800 632000, un servizio nazionale di counseling anonimo, utile per dare informazioni scientifiche e sensibilizzare riguardo i rischi dell’alcol, indicando le strutture pubbliche e le associazioni alle quali è possibile rivolgersi.
Il Centro Torinese di Solidarietà è una comunità specializzata nella cura dall’alcolismo. La persona viene supportata da personale medico e da psicoterapeuti specializzati nel trattamento delle dipendenze.
Rivolgiti a noi se hai bisogno di aiuto contro l’alcolismo, per te o per una persona a te cara.